Mugnano sembrava diversa prima che i suoi muri cominciassero a cantare.
Sembrava un piccolo agglomerato di abitazioni che la fortuna aveva messo insieme legandolo con un reticolo di vicoletti mentre la Storia correva lungo altri canali lasciando questo paesino su una secca.
Ma i muri un giorno cominciarono a colorarsi e a narrare racconti antichi e nuovi, nuovi spazi immaginari vi si aprirono e figure in movimento animarono i vicoli ombrosi.
Dal 1983 il senso gioioso del vivere si riverso’ sui muri in linee e colori e le emozioni condivise divennero segni.
Galassie espressive distanti anni luce trovarono posto su quei muri e ne raccolsero le lunghe storie riprendendo da li’ il cammino del tempo. Ogni dipinto e’ stato espressione di un momento, ricordo e testimonianza di quel momento, ma poi ha percorso gli anni continuando ad acquistare nuovi significati e vivendo come parte del quotidiano.
I muri di Mugnano raccolgono il fluire delle stagioni ritmato dalla campagna intorno alle mura antiche, campagna che per mille anni e’ stata coltivata dagli abitanti organizzati intorno al convento dei Benedettini, maestri d’agricoltura, e al Sodalizio di San Martino vecchio cinquecento anni.
Addentrarsi nei vicoli di Mugnano e’ come una caccia al tesoro dove i messaggi sono scritti sui muri e si traducono in emozioni quando la meraviglia accende l’immaginazione.
Come i labirinti che nelle ville principesche offrivano uno spazio di gioco ed eccitazione, così, nella cinta delle mura, Mugnano custodisce sorprendenti e preziosi percorsi nel tempo e nel cuore.
Rita Castigli