E’ stato pittore e ceramista.
Nato e vissuto a Mugnano, di Mugnano, per Mugnano. Amava il suo Paese in modo totale, a volte possessivo. Aveva un saldo senso dell’appartenenza, delle radici. Il culto della memoria aveva così dilatato il suo tempo che, parlando con lui, si aveva l’impressione di colloquiare con un ultracentenario: tanti e tali ricordi, gli aneddoti di vita paesana, avidamente appresi e sedimentati nel suo spirito.
Le sue espressioni artistiche nella pittura e nella ceramica lo hanno sempre spinto alla ricerca di tecniche sperimentali e sicuramente innovative per l’epoca e che gli hanno consentito di produrre opere estremamente originali nelle forme e nei contenuti. Tutto questo senza averlo estraniato dalla sua realtà, dal Paese. Al contrario, aveva dato un vigore particolare a quel legame che lui avvertiva nei confronti dei luoghi e delle persone fra cui si è consumata la sua vicenda terrena. Il Circolo Endas, la Pro-Loco, la Società Sportiva, la Filarmonica ed il Gruppo Teatrale “La Fratente” hanno avuto in lui un valido animatore portandolo a pensare e realizzare una rassegna espositiva di arte, musica e spettacoli di alto livello come la “in…contriamoci a Mugnano”, manifestazione tutt’ora apprezzata.